“La gentilezza è la catena d’oro con la quale la società viene tenuta insieme.” In un pensiero fortissimo Goethe racchiude il senso di una vita intera speso a sostenere il valore assoluto di ‘gentilezza’, non inteso banalmente come comportamento o sinonimo di buona educazione, ma come un vero strumento nelle relazioni umane.
Dal 1800 ai giorni nostri, questo concetto è stato spesso ignorato a livello aziendale e industriale; tuttavia, Steve Jobs è stato uno dei primi a crederci di nuovo e a riportare in auge l’importanza di essere gentili, con tanto di corsi per i suoi dipendenti. Sulla stessa linea Google, Nike, AstraZeneca e Intel.
Ma perché parliamo di gentilezza?
Partiamo dalle scortesie più comuni, per lo più frutto della disattenzione o di comportamenti a causa dei quali, all’interno di un ambiente aziendale, le persone tendono a sentirsi ignorate, come fossero trasparenti: nel pratico pensiamo a quando non riceviamo risposta ad un saluto, ad una mail o ad una richiesta di confronto, senza considerare che questi modi tolgono significato al concetto di “centralità della persona”.
Nel mondo del business “essere gentili” favorisce l’empatia e quindi gli affari, i rapporti tra colleghi e aiuta a fare squadra ovvero creare team di successo che lavorano allineati con un’unica visione: quella di raggiungere gli obiettivi, ma nel rispetto del benessere individuale.
Ecco perché proprio Google (la prima azienda della classifica “Great place to work”) ha creato un algoritmo, grazie ad un’indagine durata 2 anni che ha evidenziato i 5 requisiti per un gruppo stellare: il primo tra questi è la sicurezza psicologica che a sua volta deriva dalla gentilezza che operativamente di traduce nella possibilità di esporsi senza sentirsi insicuri o in imbarazzo.
Richard Davidson scienziato americano, dottore in neuropsicologia fondatore e direttore del Center for Healthy Minds, sostiene che la base per un cervello sano è proprio la gentilezza, l’attenzione, la cura degli altri, la capacità di essere una persona aperta e non chiusa nei propri sentimenti e pensieri. Anche in Italia, moltissimi sono i formatori e psicologi che si stanno muovendo per promuovere la gentilezza a livello aziendale, così come sono in crescita gli imprenditori che investono in tal senso, attraverso veri e propri corsi di meditazione appositamente studiati.
Quindi, “siate gentili quando possibile. È sempre possibile”.
(Dalai Lama)