Se a maggio la rete TIM ha aggiunto alla lista delle località raggiunte altri 16 comuni, per un totale di 57, nelle ultime ore il numero si è ulteriormente alzato e non di poco. La copertura di quinta generazione si è aggiudicata altre 22 località, merito di continui lavori sull’infrastruttura che incessantemente consentono al Belpaese si stare al passo con la tecnologia.
È naturalmente fondamentale che il vostro device sia abilitato all’utilizzo del 5G e che il vostro piano tariffario sia compatibile.
Adeguarsi al progresso significa lasciarsi alle spalle il glorioso passato della rete 3G il cui spegnimento, in linea generale, avverrà entro il 30 giugno 2022 tranne in alcuni casi in cui la disattivazione potrebbe protrarsi fino a settembre-ottobre.
Per verificare la data ufficiale è sufficiente visitare la pagina TIM dedicata che vi consente di selezionare il comune d’interesse così da prepararsi per tempo.
Tirando le somme, dalla seconda metà di ottobre, il 3G di TIM dovrebbe essere spento in tutta la penisola.
Ma cosa succede davvero? Gli utenti che ancora non utilizzano un dispositivo abilitato al 4G si appoggeranno alla rete 2G per chiamate e messaggi. Per quanto riguarda invece la navigazione dovrete armarvi di pazienza: internet sarà estremamente rallentato in quanto lo standard di seconda generazione non è in grado di supportare velocità elevate, oltre a non poter navigare durante le conversazioni telefoniche in corso.
Anche gli utenti che possiedono uno smartphone 4G che non supporta il VoLTE (Voice over LTE) saranno in parte ‘penalizzati’: sarà possibile navigare in internet su rete 4G ma durante le telefonate, mancando la rete 3G e senza il VoLTE, sarà effettuato lo switch su rete 2G, senza quindi poter sfruttare la navigazione durante le chiamate.
Ricordiamo che talvolta è sufficiente attivare il servizio VoLTE dalle impostazioni del proprio smartphone (solitamente denominata “Chiamate VoLTE” o “Voce e dati”) oltre che essere almeno sotto copertura 4G.
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